Casa, dolce casa

Come sentirti di nuovo a casa tua dopo un trasloco internazionale

Un trasloco internazionale è alla base di una nuova parentesi nella vita. Traslocare all’estero significa risiedere per qualche mese, se non qualche anno, in un nuovo paese, con cultura diversa, abitudini diverse, lingua, leggi e a volte perfino valute diverse. Per quanto il trasloco sia stato pianificato, il salto può essere davvero grande.
Cerchiamo di dare qualche consiglio per evitare di sentirsi come un pesce fuor d’acqua, col rischio di rovinare un’esperienza potenzialmente molto fruttuosa.

Un po’ di affetto e un po’ di coraggio

A seconda dell’età e delle abitudini, abbiamo tutti degli oggetti che ci fanno sentire più a casa nostra. Possono essere dei soprammobili, dei cuscini, la coperta della nonna, i diplomi o un quadro particolare. Alcuni di questi oggetti sono facili da trasportare, mentre altri sono più impegnativi. Se sei molto affezionato al tuo letto, non rinunciare a trasportarlo all’estero, per quanto sia ingombrante. Sentirti a casa tua in un paese straniero è molto più importante, un trasloco più completo ti consentirà di evitare nostalgie inutili.
D’altro canto, è anche vero che la casa in cui viviamo da molti anni è piena di ricordi. È impossibile traslocare proprio tutto, bisogna fare delle scelte. Anche in questo caso, la “classifica degli affetti” è davvero personale, ma per trovare l’equilibrio giusto bisogna avere il coraggio di rinunciare a qualche oggetto del passato non particolarmente importante per aprire lo spazio, la mente e cuore a delle belle novità.

La casa è anche fuori casa

A seconda del lavoro che svolgi e delle persone che conosci nella tua nuova città di residenza, ti potrà capitare di rimanere più chiuso in casa o nell’ambiente di lavoro, piuttosto che uscire più spesso. L’errore più comune, in questi casi, è isolarsi in casa. La comunità è il miglior cuscino per attutire il colpo emotivo di un trasferimento all’estero.
Se non padroneggi ancora molto bene la lingua del paese in cui ti sei trasferito, contatta le comunità in lingua italiana, ce ne sono moltissime sui social media, a volte anche per ogni città. Organizzano incontri, feste, anche corsi di lingua, a volte gratuiti.
Se invece parli la nuova lingua almeno a livello di base intermedio, contatta le persone del posto con qualche scusa. Lo sport è una delle scuse più diffuse, ti puoi iscrivere a un’associazione di tennis, partecipare a una squadra di calcio, trovare un po’ di nuovi amici che abbiano voglia di passare il tempo insieme a te. Un altro luogo di ritrovo abbastanza comune è la chiesa. Per sua natura, la comunità religiosa è propensa ad accogliere i nuovi arrivati. Approfitta dei tuoi hobby e delle tue passioni per usare il tuo tempo libero e sentirti più a tuo agio nella tua nuova casa, non solo all’interno delle quattro mura, ma anche nel tuo nuovo quartiere.

La cucina di casa

Non vogliamo parlare dei mobili della cucina, ma di ciò che siamo abituati a mangiare. La cucina italiana è una delle più ricche di sapori al mondo. Per un italiano che vive all’estero può non essere semplice abituarsi a sapori diversi. Per fortuna, si trovano pizzerie e ristoranti italiani in ogni cittadina europea e non solo. Basterà prendere qualche informazione, leggere le recensioni, valutare il menù, per riscoprire i sapori di casa in qualunque punto d’Europa.
Se sei un amante della cucina fatta in casa e non vuoi rinunciare ai sapori del tuo paese, hai due possibilità. Puoi cercare le catene di distribuzione che offrono prodotti gli italiani certificati. L’Italia esporta una abbondante quantità di prodotti alimentari, non sarà difficile trovarli, anche se i prezzi non saranno certamente gli stessi di quando vivevi in Italia. Oppure puoi approfittare della libera circolazione delle merci per farti preparare e spedire uno scatolone ricco di sapori nostrani. Magari non sarà la tua spesa settimanale, ma poter gustare i biscotti della nonna con la marmellata fatta in casa è un piacere senza prezzo che ti farà sentire ovunque a casa tua.